Come creare contenuti medici di qualità per Google? Per realizzare contenuti di valore, anche in ambito sanitario, le parole da sole non bastano. Anche se molti improvvisati del settore marketing e SEO pensano erroneamente che per indicizzare un sito web basti pubblicare delle pagine o degli articoli con le keywords.
Purtroppo o per fortuna l’algoritmo di Google fa molto di più, perchè per valutare la qualità dei contenuti, in particolare nel settore salute, si basa su dei criteri di affidabilità e autorevolezza molto più complessi.
In questo articolo ti spiego “in linea generale” i criteri di classificazione (E-E-A-T) che il motore di ricerca usa per definire se un contenuto sulla salute merita di essere mostrato ai primi posti oppure relegato nelle ultime pagine dei risultati.
Indice dei contenuti
- Perché Google premia i contenuti medici di qualità
- Come fa Google a valutare la qualità dei contenuti medici
- Come scrivere contenuti medici di qualità
- La checklist di Google per realizzare contenuti medici di valore
- SEO per siti medici: oltre ai contenuti, cos’altro serve?
- Errori da eviatare nei contenuti dei siti medici
- FAQ – Domande frequenti
Perché Google premia i contenuti medici di qualità
Google considera le pagine mediche tra le più delicate della rete (YMYL, Your Money or Your Life): un’informazione inesatta può influire sulla salute, sulle decisioni terapeutiche e quindi sulla vita delle persone. Per questo ha affinato una serie di controlli – manuali e algoritmici – che vanno ben oltre la semplice corrispondenza tra parole chiave e testo.
Come fa Google a valutare la qualità dei contenuti medici
I criteri principali che Google valuta per assegnare un punteggio di qualità possono essere sintetizzati nell’acronimo E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness):
- Esperienza diretta: Google premia la voce di chi ha realmente vissuto o praticato ciò di cui scrive: un medico che descrive una procedura, un paziente che racconta il proprio percorso, uno staff che mostra casi clinici documentati.
- Competenza professionale: titoli, specializzazioni, appartenenza ad albi, pubblicazioni scientifiche: tutto concorre a dimostrare che l’autore è legittimato a parlare di quell’argomento.
- Autorevolezza del dominio: citazioni da riviste mediche, link da enti istituzionali, recensioni positive, presenza su portali sanitari certificati; tutti segnali che indicano una reputazione consolidata.
- Affidabilità tecnica: sito veloce, sicuro (HTTPS), trasparente in materia di privacy, con politica editoriale chiara, date di aggiornamento e fonti verificabili.
A questi pilastri, si affiancano altri elementi che influenzano la qualità percepita e il posizionamento SEO: le metriche di user experience (Core Web Vitals), l’organizzazione semantica del contenuto (uso corretto di H2/H3, anchor text descrittivi), l’integrazione di dati strutturati tramite schema.org, la possibilità di attivare rich snippet, la completezza informativa e la coerenza tra l’intento di ricerca dell’utente e il contenuto offerto dalla pagina.
Infine, un aspetto sempre più determinante è l’accessibilità. La conformità alle linee guida WCAG 2.1 e WCAG 2.2 (Web Content Accessibility Guidelines) e alla normativa europea EAA (European Accessibility Act) è fondamentale per garantire la fruibilità dei contenuti a tutti gli utenti, comprese le persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. Un sito accessibile non è solo un requisito etico e normativo, ma anche un segnale di qualità per Google e una leva concreta per migliorare l’esperienza utente.
Come creare contenuti medici di qualità per Google
Per scrivere contenuti medici di valore, la checklist EEAT di Google è uno strumento fondamentale, perchè consente di capire, prima della pubblicazione, se un articolo o una pagina di un sito web medico possiedono i requisiti minimi di qualità, quelli che il motore di ricerca pretende quando un’informazione può influire sulla salute delle persone.
Ogni punto della della guida, costringe l’autore a dimostrare esperienza diretta, competenza clinica, autorevolezza documentata e affidabilità tecnica. Solo così il contenuto passa da “testo informativo” a risorsa di valore per pazienti e motori di ricerca.
La checklist di Google per realizzare contenuti medici di valore
Di seguito tutti i requisiti da considerare per migliorare la qualità dei tuoi contenuti. Per facilitarti la lettura, ogni punto è stato riformulato sotto forma di domanda, così potrai verificare facilmente se il tuo contenuto risponde agli standard richiesti.
Esperienza (Experience)
- Il contenuto include esperienze dirette (cliniche, pazienti, casi reali)?
- Sono presenti immagini reali del team o delle strutture?
- È chiaro che chi scrive è esperto sull’argomento?
Competenza (Expertise)
- L’autore e identificato con nome, qualifica e credenziali?
- È indicata una supervisione da parte di un esperto?
- Il testo contiene informazioni tecnicamente corrette e aggiornate?
Autorevolezza (Authoritativeness)
- Sono citate fonti autorevoli (linee guida, studi, istituzioni)?
- Sono presenti link a siti di riferimento o istituzionali?
- Il sito ha una buona reputazione o link da altre fonti affidabili?
Affidabilita (Trustworthiness)
- Il sito è sicuro (https) e conforme a privacy e trasparenza?
- Sono presenti contatti, policy e informazioni aziendali verificate?
- Il contenuto è privo di affermazioni fuorvianti o promesse non realistiche?
A quante domande hai risposto? Come avrai notato, la lista è tutt’altro che breve: improvvisarsi content-creator medico senza solide basi SEO significa, nella maggior parte dei casi, pubblicare pagine destinate a non emergere.
Anche perchè questa checklist non basta da sola: servono CMS e tema adeguati, architettura dell’informazione, ottimizzazioni tecniche, accessibilità e una strategia di reputazione online. Nel paragrafo successivo vedremo proprio gli altri tasselli che trasformano un semplice articolo in un asset di valore per Google e, soprattutto, per i pazienti.
SEO per siti medici: oltre ai contenuti, cos’altro serve?
Investire nella qualità dei contenuti significa attrarre più utenti, fidelizzare pazienti e distinguersi dalla concorrenza in modo duraturo.
Tuttavia, anche il miglior articolo medico perde efficacia se viene pubblicato su un sito lento, disorganizzato o non accessibile. La qualità testuale, da sola, non basta: Google non può “vederla” se non è accompagnata da una struttura tecnica solida, da metriche di performance positive e da una gestione editoriale coerente.
In altre parole, il contenuto è soltanto il cuore di un ecosistema più ampio che comprende velocità di caricamento, architettura informativa, accessibilità WCAG, dati strutturati, reputazione esterna e monitoraggio continuo delle esigenze dei pazienti. Solo quando questi elementi lavorano insieme la qualità diventa percepibile (e premiata) dal motore di ricerca.
Di seguito una sintesi degli elementi che, insieme a contenuti di qualità, completano il quadro SEO di un sito medico professionale e candidato al successo:
Infrastruttura tecnica
- CMS e tema adeguati (leggeri, sicuri, compatibili con schema.org)
- Velocità di caricamento e Core Web Vitals ottimizzati
- Ottimizzazione mobile-first
Architettura e meta-informazioni
- Struttura del sito ordinata (menu, breadcrumb, sitemap)
- Meta tag completi (title, description, open-graph, dati strutturati)
- Dati strutturati schema.org e attivazione dei rich snippet dove possibile
SEO on-page e semantica
- Keyword research mirata e mappatura dell’intento di ricerca
- Organizzazione semantica: H2/H3 coerenti, anchor-text descrittivi
- Contenuti orientati all’intento con completezza informativa
Accessibilità e UX
- Criteri WCAG 2.2 / EAA: contrasto, navigazione tastiera, alt testuali
- Blog aggiornato per mantenere affidabilità e freschezza dei dati.
Inoltre, nel settore medico, la SEO deve integrarsi con strategie di reputazione online, link building e trasparenza informativa.
Al momento preferisco approfondire soltanto il tema “contenuti medici di qualità”. Poichè l’argomento SEO è molto ampio, gli altri aspetti saranno trattati negli articoli successivi.
Errori da evitare nei contenuti dei siti medici
Evitare queste dieci criticità è il primo passo per trasformare ogni articolo medico in una risorsa affidabile, utile e premiata dal motore di ricerca.
- Keyword-stuffing e linguaggio artificiale: ripetere la stessa parola chiave a ogni riga rende il testo poco credibile e ormai Google lo riconosce come segnale di bassa qualità.
- Assenza di firma professionale: pagine anonime o attribuite a “redazione” senza titoli e qualifiche fanno crollare il punteggio di competenza.
- Dati clinici obsoleti: linee guida superate o statistiche non aggiornate minano affidabilità e possono causare errata informazione al paziente.
- Mancanza di fonti: nessun link a studi, enti sanitari o letteratura peer-reviewed; il lettore (e Google) non hanno modo di verificare l’affermazione.
- Promesse miracolose o claim commerciali aggressivi: “cura definitiva”, “risultati garantiti”: oltre a violare l’etica medica, attivano filtri antispam.
- Jargon eccessivo o, al contrario, banalizzazione: testi troppo tecnici scoraggiano il paziente; semplificazioni estreme rischiano di essere imprecise.
- Immagini di stock generiche: foto non contestuali (stetoscopio su sfondo bianco) riducono la percezione di esperienza diretta.
- Assenza di date di pubblicazione/aggiornamento: l’utente non sa se il contenuto è recente; Google fatica a considerarne la freschezza.
- Accessibilità ignorata: nessun testo alternativo per le immagini, contrasto insufficiente, navigazione da tastiera assente: penalizza sia utenti sia ranking.
- Contenuti duplicati o simili tra loro: sezioni “copia-incolla” da altri siti (o interne) generano concorrenza fra le proprie pagine e abbassano l’autorevolezza.
FAQ – Domande frequenti
Cos’è EEAT e perché è importante per i siti medici?
EEAT è l’acronimo di Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness. Google valuta la qualità dei contenuti sanitari proprio in base a questi criteri, premiando siti affidabili, scritti da esperti, con informazioni trasparenti e aggiornate.
Come posso migliorare l’affidabilità dei contenuti del mio sito medico?
Fornisci fonti chiare e attendibili, firma gli articoli con nome e qualifica dell’autore, cura la trasparenza (chi siamo, contatti, policy), e verifica che il sito sia sicuro (HTTPS, GDPR, cookie).
Quali sono le migliori strategie SEO per cliniche e studi medici?
Lavorare su parole chiave specifiche, creare contenuti utili per i pazienti, velocizzare il sito, ottimizzarlo per mobile e raccogliere recensioni online positive.
Come scegliere le parole chiave giuste per il mio sito medico?
Usa strumenti SEO (come Google Keyword Planner o SEOZoom), analizza le domande dei pazienti e prediligi keyword specifiche (es. “ortopedico a Torino”) con intento informativo o transazionale.
È necessario avere un blog sul sito della mia clinica?
Sì. Un blog medico ben curato aumenta l’autorevolezza, migliora il posizionamento organico e aiuta a rispondere ai dubbi reali dei pazienti con articoli approfonditi e pertinenti.
Se scrivo contenuti medici di qualità mi indicizzo?
Sì, ma non basta. La qualità dei contenuti è solo uno dei fattori. Servono anche: struttura SEO corretta, ottimizzazione tecnica, uso strategico delle keyword, autorevolezza del dominio e link in entrata.
Cosa sono gli algoritmi di Google?
Gli algoritmi di Google sono sistemi automatizzati che determinano l’ordine dei risultati di ricerca. Valutano centinaia di fattori, tra cui qualità del contenuto, affidabilità, pertinenza, esperienza utente e autorevolezza.
Quanto conta la reputazione online nella SEO medica?
Moltissimo. Le recensioni dei pazienti, la presenza su portali autorevoli, la coerenza delle informazioni (NAP) e le citazioni da altri siti sono segnali che Google considera per valutare l’affidabilità e posizionare il tuo sito.
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Come creare contenuti medici di qualità per Google
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